Differenze tra coaching e counseling

Le differenze tra coaching e counseling

Il panorama delle professioni d’aiuto negli ultimi anni si è arricchito di diverse figure professionali e muoversi nell’intricato reticolo delle competenze non è sempre così immediato e facile per tutti.

Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su due delle figure che stanno avendo la maggiore crescita nell’ultimo periodo: il coach e il counselor.

Quali sono le differenze tra il coaching e il counseling?

Per capire meglio in cosa differiscono le due professionalità e quale professionista potrebbe esserci d’aiuto in una determinata situazione, è utile partire dalle definizioni che le più importanti Associazioni di Categoria danno per ognuno dei ruoli.

Definizione di Coach

Come si può leggere nel codice di condotta di ICF Italia il coaching è una partnership con i clienti che attraverso un processo creativo stimola la riflessione ispirandoli a massimizzare il proprio potenziale personale e professionale.

La figura del Coach nasce in America in ambito sportivo verso la fine del ‘900 – il termine coach può essere infatti tradotto come allenatore – con lo scopo di affiancare, sostenere e dare la giusta motivazione e l’allenamento necessario agli atleti, sia essi singoli o in squadra, in relazione agli obbiettivi sportivi prefissati: una preparazione fisica e pratica affiancata dal supporto mentale.

Dallo sport, la figura del Coach si è poi diffusa ad altri ambiti della vita, sia essa professionale o privata, diventando uno strumento di espressione e sviluppo del potenziale umano.

Definizione di Counselor

Sul sito di AssoCounseling si legge che il counseling professionale è un’attività il cui obiettivo è il miglioramento della qualità di vita del cliente, sostenendo i suoi punti di forza e le sue capacità di autodeterminazione. Il counseling offre uno spazio di ascolto e di riflessione, nel quale esplorare difficoltà relative a processi evolutivi, fasi di transizione e stati di crisi e rinforzare capacità di scelta o di cambiamento.

La prima attestazione dell’uso del termine “counseling” risale agli inizi del ‘900 ma è a partire dagli anni ’50 con Carl Rogers che assume il significato di una relazione nel quale il cliente, assistito nelle proprie difficoltà, mantiene la responsabilità e la libertà delle proprie scelte.

Coaching e Counseling: gli obiettivi.

Per fare una prima, in parte semplicistica ma efficace, distinzione tra le diverse metodologie che il coaching e il counseling mettono in opera, possiamo guardare agli obiettivi e alla loro collocazione nel tempo.

Il coach: uno sguardo vero il futuro

Possiamo definire un percorso di coach come un allenamento mirato al raggiungimento di un obiettivo futuro, un traguardo che il cliente decide di porsi nell’arco di un tempo definito (obiettivi di periodo). Uno degli aspetti del lavoro del coach, in affiancamento al cliente – chiamato coachee – , è quello di mettere in evidenza il processo che il cliente attiva per il raggiungimento degli obiettivi che si è prefissato; questo permette al coachee, di apprendere il processo stesso e di poterlo riattivare come risorsa nelle occasioni future.

Quali sono gli obiettivi che un cliente porta a un coach?

Gli obiettivi di un percorso di coaching sono obiettivi concreti, pratici e collocati in un lasso di tempo ragionevole per il proprio raggiungimento. Sono dei traguardi funzionali nella vita del coachee che mirano al miglioramento e allo sviluppo del potenziale umano e delle risorse del cliente stesso.

Per fare qualche esempio:
“Vorrei più clienti per la mia attività”
“Voglio imparare a gestire meglio il mio denaro”
“Voglio gestire in maniera più efficace le risorse che ho al lavoro”

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Il Counselor: stare nel qui e ora

Se l’approccio di coaching guarda al futuro, nel counseling l’attenzione viene posta al momento presente, nel qui e ora; counselor e cliente lavorano insieme nell’autoesplorazione delle risorse disponibili per far fronte ad una situazione, a un momento di vita o a una difficoltà nel presente. Il counselor, nel rispetto dell’autonomia e della libertà del cliente, lo guida nella scoperta delle risorse disponibili, a volte nascoste e semplicemente non viste, che il cliente può attivare per far fronte alla tematica portata nel colloquio.

Quali sono le tematiche che un cliente porta a un counselor?

Le tematiche affrontate in un percorso di counseling sono tematiche relative al presente; possono riferirsi a un passaggio evolutivo particolarmente faticoso per il cliente, a una difficoltà a cui si deve far fronte, ma possono anche essere tematiche di focalizzazione sulle proprie risorse in vista di un cambiamento lavorativo o di una situazione particolare.

Per fare qualche esempio:
“Quando faccio una cosa sto già pensando a quella dopo; mi piacerebbe riuscire a gestire meglio il mio tempo”
“Mi sembra che le mie relazioni sul lavoro non siano buone, vorrei migliorarle”
“Ci sono alcune situazioni dove mi rendo conto di reagire veramente male e non capisco come mai”

Coach e Counselor: come sceglierlo?

Sia il coaching che il counseling sono professioni regolamentate dalla legge 4/2013 – una legge che raccoglie sotto il proprio cappello quelle professionalità non organizzate in ordini professionali – questo vuol dire che non esiste, in Italia, una attestazione statale che abiliti alla professione.

Per superare la mancanza di un ordine, sono nate le Associazioni di Categoria che attraverso un costante lavoro di aggiornamento e controllo garantiscono che i propri associati soddisfino i requisiti di qualità, professionalità e codice deontologico definiti dall’associazione stessa.

Per questo è importante, nel momento in cui si sceglie un professionista della relazione d’aiuto, sincerarsi che faccia parte di una Associazione di Categoria e che l’operato della stessa sia in linea con i valori e le metodologie che si stanno cercando.

Tra tutte ci sentiamo di segnalare ICF Italia per il coaching e AssoCounseling per il counseling, associazioni serie e ben radicate nel panorama italiano a cui noi stessi facciamo parte e di cui condividiamo valori e metodologie.

E ora?

Se pensi che un percorso di coaching o di counseling possa esserti utile, non esitare a contattarci per avere maggiori informazioni e fissare un incontro conoscitivo!