Alcuni sono così scontati e abituali che non li notiamo neanche più. I cambiamenti sono per noi all’ordine del giorno e, in alcuni casi, facciamo caso alla loro assenza più che alla loro presenza. Le stagioni che cambiano, il sole che sorge, il corpo che si modifica, il ciclo di sonno e veglia. Il cambiamento contraddistingue e rende possibile la vita di noi esseri umani. Nonostante questo, però, il cambiamento ci spaventa, incute timore, genera insicurezza e la paura del nuovo si alterna alla curiosità e al coraggio di esplorarlo e scoprirlo.

“Il cambiamento è un elemento inevitabile della vita, tentativo mai concluso di tendere alla stabilità.”

Senza cambiamento non ci sarebbe il progresso, né la vita stessa, eppure oscilliamo continuamente tra la ricerca e la propensione verso il nuovo e il diverso e il timore di lasciar ciò che conosciamo già bene e che ci fa sentire sicuri.

3 suggerimenti per gestire il cambiamento

In che modo possiamo diventare soggetti attivi nel trasformare il cambiamento in opportunità, senza limitarci a subirlo e a soffrirne?

Ad esempio rispettando 3 passaggi fondamentali che segnano il percorso del cambiamento:

  1. Consapevolezza. È necessario essere consapevoli di che cosa sta accadendo, all’esterno o dentro di noi. Osservare i fatti, valutare le opzioni e le possibilità che ci si presentano accettando la possibilità di sentire un naturale timore provocato dall’ignoto che si sta palesando di fronte a noi. Essere consapevoli non significa infatti diventare invincibili, ma significa conoscere e comprendere profondamente le carte che si hanno a disposizione e quindi giocare la partita essendo ben consci di ciò che si ha tra le mani.
  2. Accettazione. L’accettazione è un passaggio molto importante e, spesso, non compreso. Il termine accettazione viene infatti facilmente confuso con rassegnazione, alla quale viene associata una sfumatura negativa. L’accettazione fa riferimento alla possibilità di accettare quello che c’è, che ci aspetta. Accettare diventa il passo necessario per andare avanti, andare oltre il problema e cominciare a considerare le reali alternative che si hanno.
  3. Adattamento. Una volta passati per la consapevolezza e l’accettazione. Accetto e mi organizzo, che può voler dire uscire dai miei schemi e muovermi attivamente diventando co-creatore della nuova realtà che mi si prospetta.

Il cambiamento sul lavoro, rischio o opportunità?

Quando un cambiamento, più o meno ampio, interessa il settore professionale, non sempre si tratta di un processo controllato, dato che la sua evoluzione dipende dalle capacità individuali di adattamento. Alcune persone possono sentirsi minacciate anche solo dal dover cambiare scrivania mentre altre riescono ad accettare senza fatica l’arrivo di un nuovo collega o il cambio della propria mansione.

Come gestire il cambiamento sul lavoro a seconda del ruolo

Naturalmente, il ruolo che si ricopre, modifica il modo in cui il cambiamento viene vissuto e percepito. Chi è dipendente, ad esempio, non ha possibilità concrete di intervenire in merito alle novità, ma può comunque mettere a frutto le proprie capacità personali attivando consapevolezza, accettazione e adattamento. Per cui cambiare punto di vista e percepire, ad esempio, una situazione mutata come un’occasione di crescita e non come una sconfitta personale.

Chi invece occupa un ruolo di responsabilità, si trova in una posizione delicata poiché, con il proprio comportamento, può influenzare altre persone. In una situazione di cambiamento, infatti, il compito di un leader sta nel fornire orientamento e ispirare i propri collaboratori allineandoli, coinvolgendoli, motivandoli, in modo che possano trarre il meglio da ciò che accade.

Al management spetta invece la pianificazione, il controllo, l’organizzazione e il supporto.

Gestire il cambiamento da protagonista

Nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma. Se il cambiamento è dunque evoluzione, bisogna imparare a mettersi in gioco sempre, senza farsi schiavi della paura del nuovo. Stimolare la nostra mente a cogliere ogni cambiamento come una nuova opportunità di sviluppo e di crescita ed essere flessibili. Diventare capaci di immaginare situazioni nuove e avere il coraggio di farle diventare realtà.