Ci siamo occupati di questo argomento in passato, ma continua ad essere un tema estremamente attuale.

Ci sono molte persone e altrettante aziende che stanno vivendo un momento di grande prosperità e che sanno interrogarsi sul vero significato di prosperità, che non è solo ricchezza e guadagno: prosperità abbraccia un campo più vasto, più umano, più sociale. Le persone che prosperano e fanno prosperare le attività, sono prima di tutto costruttori di comunità, persone che “stanno bene” non solo con loro stessi, ma anche con gli altri. Sono costruttori  di ambienti floridi, rispettosi, etici ed ecologici. Sono, in altre parole, interessati a generare spontaneamente attività e progetti in buona salute portando  valore aggiunto e ricchezza non solo alla propria vita, ma anche a alla comunità di riferimento e all’umanità più estesa.

Una qualità che accomuna questi generatori di benessere è il sapere essere pienamente presenti e partecipi a ciò cui si stanno occupando e a ciò che accade intorno a loro. Sono individui “interi”, completi e consapevoli di essere guidati dagli stessi valori sia nella vita personale sia nel lavoro, non fanno distinzioni. Sono “resilienti”, ossia capaci di riuscire a vivere e a svilupparsi positivamente anche se sottoposti a stress e a condizioni e circostanze fortemente negative, perché in grado di trasformarsi.

E la trasformazione è il prodotto di un processo di formazione continua di crescita e sviluppo.

Per cogliere il nuovo, infatti, bisogna imparare a lasciar spazio all’emisfero destro del nostro cervello, essere in grado di correre il rischio di rimanere a lungo in una dimensione del “non sapere”. Mentre l’emisfero sinistro concettualizza, ordina, definisce e procede ragionando e razionalizzando, quello destro invece unisce, intuisce e include e procede reagendo affettivamente, ovvero cogliendo la realtà intuitivamente. L’emisfero destro è in grado, in altre parole, di “unire i puntini”.

Le persone capaci di creare prosperità, sanno usare l’intuizione, sono fortemente positive, ottimiste e motivate.

Motivazione e cambiamento, infatti, ci riportano alla crescita personale e allo sviluppo e, più si cresce interiormente, più si eleva la qualità della vita, e non solo della propria. Vita personale e professionale sono inscindibili e, se vissute pienamente, permettono di influenzare positivamente non solo la propria esistenza ma anche l’ambiente familiare, professionale e sociale.

Questo è il nuovo orizzonte del potere, da esercitarsi non più come egoica sopraffazione dell’altro, bensì come capacità di creare risonanza e di influenzarsi l’un l’altro positivamente. Le scelte, le azioni, le strategie e i progetti che scaturiscono da questo nuovo modo di vivere sono supportati da un’intelligenza creativa, che si apre in uno stato di Presenza, e che è al servizio del benessere di tutti. Quando ci mettiamo in una posizione di apertura agli eventi, tutto – ogni azione o fatto della nostra quotidianità – diventa strumento di riflessione e comprensione, scevra dal giudizio, non limitata dalle nostre preferenze e ogni azione che ne scaturisce è efficace e incisiva.

Comprendere la natura del conflitto significa giungere a un’accettazione di sé e dell’altro, a una maggiore consapevolezza della propria esperienza, composta di sensazioni, percezioni, impulsi, emozioni, pensieri, parole, azioni e, soprattutto, di relazioni.