Persone che lasciano un segno. Ecco chi sono i leader. Persone comuni che fanno propria la responsabilità di guidare un gruppo di persone verso il successo, nel raggiungimento di un obiettivo comune. Pensiamo a Nelson Mandela, Gandhi, Martin Luther King.

Cos’è la leadership?

Leadership significa comandante di una nave e prende origine dal verbo inglese to lead che vuol dire condurre. E’ curioso come la parola stessa faccia riferimento ad una nave, questo non tanto per l’oggetto in sé, quanto perché ci porta immediatamente a immaginare chi è su quella nave, di quante persone il comandante sia responsabile, quante attività debba riuscire a coordinare e quanti spiriti debba motivare.

Il processo di leadership si sviluppa in un moto incessante di interazioni emotive che si creano tra un gruppo e l’individuo che si pone come guida del gruppo stesso. Il leader presta molta attenzione alla relazione e al modo in cui comunica, è consapevole che i buoni risultati non possono derivare solo dalle scelte, anche importanti ed eventualmente vincenti, ma anche e soprattutto dal quotidiano modo di coinvolgere, di comunicare, di riuscire a trasmettere quel clima necessario a porre i presupposti stessi perché anche le strategie si attuino.

6 punti che un vero leader non dovrebbe mai dimenticare

In un articolo dal titolo 6 Things Really Powerful Leaders Do, Seth Godin, scrittore e imprenditore statunitense propone un elenco in sei punti che un vero leader non dovrebbe mai dimenticare; aiutandoci a comprendere meglio quale sia la ricchezza interiore delle donne leader e degli uomini leader. Soprattutto, però, mette in evidenza anche l‘impegno, il rigore e la forza che, ogni giorno, la sfida dell’essere leader impone.

  1. Essere autentici: vivere in contatto con la parte più autentica di sé; esporsi al mondo esprimendo ciò in cui si crede e sostenere con coerenza i propri punti di vista in maniera chiara, franca e aperta;
  2. Definire chiaramente la propria visione e comunicarla: riflettere profondamente e chiaramente sulla propria visione, decidere chi devono essere le persone cui si fa riferimento e quali caratteristiche devono avere, focalizzando l’attenzione principalmente su di esse. Essere quindi molto selettivi con il proprio pubblico.
  3. Prendere distanza da ciò che si sa: riconoscere e utilizzare le conoscenze di base condivise come punto di partenza per evolvere e arrivare ad esplorare territori nuovi e sconosciuti. Novità, novità, novità.
  4. Accettare di essere vulnerabili: nonostante i fallimenti non piacciano, sono pressoché inevitabili; l’importante è imparare da ogni esperienza e usare i fallimenti come inevitabili momenti di ogni processo e farne tesoro per crescere e migliorare. D’altronde, senza qualche errore, è impensabile di arrivare a scoprire e sperimentare il nuovo.
  5. Essere generosi: condividere, condividere, condividere. La condivisione è una forma di arricchimento, forse oggi la più grande. E’ fondamentale essere generosi con la propria comunità di riferimento, condividere non solo i fallimenti ma soprattutto i successi. Condividere visioni e apprendimenti aiuta ad accrescere il senso di appartenenza e migliora la comunicazione.
  6. Avere pazienza. La propria credibilità si costruisce solo se non si ha fretta, necessita di tempo. La pazienza è uno strumento molto potente da acquisire.

Questi elementi non sono solo naturalmente innati in alcuni e mancanti o scarsi in altri, ma possono essere coltivati da chiunque, purché disponibile ad impegnarsi, con responsabilità e costanza.

Molte sono le qualità necessarie a un leader e molte le capacità che gli sono richieste; basti pensare all’intelligenza emotiva, l’atteggiamento positivo, la visione, l’ispirazione, il carattere, il carisma, l’integrità, l’empatia, l’autoconsapevolezza, ed altre ancora.

Oggi la leadership è una risorsa molto ambita e richiesta dalle aziende proprio perché si è sempre più consapevoli dell’importanza che le relazioni assumono all’interno di un qualunque contesto, soprattutto se finalizzato a unire le persone nel raggiungimento di obiettivi comuni.